Convinzioni sbagliate, dubbi e curiosità frequenti sul rito del matrimonio civile, cattolico e simbolico.
Spesso, chiacchierando con i miei sposi ai primi incontri, emergono domande relative al rito del matrimonio, dubbi o false convinzioni che mi trovo a dover smentire e chiarire.
Non è bello scoprire ad organizzazione iniziata che il rito che hai tanto sognato non è realizzabile nel luogo che desideri. Perciò non voglio che questo succeda anche a te e spero con questo video di rispondere ad alcuni tuoi dubbi in anticipo.
Ho selezionato quelli che per la mia esperienza sono i 10 dubbi più frequenti.
1. RITO CATTOLICO ALL’APERTO
Forse ti è capitato di partecipare a S. Messe all’aria aperta, magari prendenso parte ad incontri o gite parrocchiali quando eri più piccola, o semplicemente le hai viste facendo una passeggiata e ti sei subito immaginata sposa, su un prato, con un sacerdote che celebra il tuo matrimonio. Beh, purtroppo non è possibile!
O almeno “in teoria” non è possibile perché, come ho imparato organizzando matrimoni, la Chiesa è fatta di uomini e spesso le regole variano in base alla sensibilità ed elasticità dell’uomo sacerdote. Ma è pur vero che le regole esistono ed è bene che tu le conosca.
La regola in questo caso è che i sacramenti, non le Messe in generale, possono essere celebrati solo in chiesa, nel luogo sacro, perciò se la tua idea era di fare un matrimonio cattolico in spiaggia o nel giardino della location che hai scelto per il ricevimento, sappi che con grandissima probabilità non potrai farlo.
Tutti i film che vedi con il sacerdote che celebra all’aperto sono stranieri e in quel caso la religione è Protestante e consente il rito all’aperto. È vero che alcune location dispongono di piccolissime cappelle consacrate che si affacciano su splendidi giardini e a volte i Vescovi danno il permesso di sposarsi lì (ma spesso dicono di no anche in questi casi), perciò informati prima!
2. RITO CIVILE ALL’APERTO
“Beh, io voglio il matrimonio all’aperto e quindi se cattolico non si può fare lo faccio civile!”
Eh no… anche in questo caso mi dispiace deluderti, non è così scontato!
Il rito civile infatti non si può celebrare ovunque, serve una cosiddetta Casa Comunale, eletta come tale attraverso un’apposita delibera del Comune. Quindi, se il Comune che ti interessa ha eletto come Casa Comunale un sito all’aperto, potrai scegliere di sposarti lì. Ma non potrai scegliere tu un qualunque luogo di tuo gradimento.
Per fortuna le Amministrazioni Comunali negli ultimi anni hanno capito che c’era il desiderio di sposarsi solo civilmente in luoghi belli e suggestivi, per cui stanno ampliando il numero di case comunali aggiungendo siti storici e naturalistici alla lista. Oggi è sicuramente più facile di qualche anno fa trovare un bel posto all’aperto dove sposarti civilmente… se il tuo Comune non ne ha nessuno puoi sempre pensare di spostare la celebrazione in un Comune vicino che dia questa possibilità.
Anche in questo caso ti consiglio di informarti prima di farti illusioni, ti basterà andare sul sito del tuo Comune o andare all’Ufficio Matrimoni, solitamente presso l’ufficio di Stato Civile, dove troverai l’elenco dettagliato di tutti i luoghi ammessi.
3. RITO CELEBRATO ALLA LOCATION VALIDO CIVILMENTE
Sui siti internet di alcune location si afferma che presso di loro si può celebrare il rito civile e che abbia piena validità. Attenzione!
Molto spesso ahimè non è vero, sono specchietti per attirare clienti. Chiedi bene facendo la domanda diretta, in tal caso saranno obbligati a dire le cose come stanno, perché solo pochissime location private stringono accordi veri in tal senso con il Comune dando questa possibilità.
Nella maggior parte dei casi alla tua domanda “quindi il rito si svolge lì ed è valido civilmente?” ti sentirai rispondere “No, dovete andare prima in Comune a mettere le firme ufficiali, poi il rito si ripete qui”, o viceversa.
Quindi è un rito simbolico, non ti pare?? Allora vediamo il rito simbolico!
4. È VERO CHE IL RITO CIVILE PUÓ ESSERE CELEBRATO DA UN MIO AMICO?
Sì, è verissimo! Può essere celebrato da un tuo amico, un’amica, una sorella, uno zio… da qualcuno che vi conosce e vi vuole bene!! Quanto è più personalizzato, intimo o divertente il rito celebrato da una persona che ti conosce?
Parliamo del rito civile, dove il celebrante deve fare solo un’introduzione e una conclusione, non c’è un programma complesso da seguire, quindi far fare un piccolo discorso a qualcuno che vi voglia bene, sicuramente dà quel tocco in più.
Possono celebrare tutti? Naturalmente no, bisogna avere i cosiddetti requisiti di eleggibilità a Consigliere Comunale. Lo stabilisce il DPR n. 396 del 2000, art. 1, comma 3. Se vuoi approfondire l’argomento, qui trovi il decreto.
Se vorrai percorrere questa strada dovrai chiedere il permesso niente meno che al sindaco e attendere la sua autorizzazione. Anche in questo caso all’Ufficio Matrimonio sapranno darvi tutte le indicazioni del caso.
5. RITO SIMBOLICO CON ATTORE
Questa è stata la domanda che mi ha fatto più ridere fra le tante che ho ricevuto sui riti, e cioè: “È vero che per celebrare un matrimonio simbolico si prende un attore che interpreta il ruolo del prete o del sindaco?”
Ma no!!! Non siamo mica a teatro, non è una messinscena.
Il rito simbolico è una cosa molto seria e infatti esistono professionisti preparati, come la mia cara amica Laura Mameli, la Celebrante Romantica. Svolgono il ruolo di Celebrante, Officiante, Maestro di Cerimonia, sono tanti i nomi per definirlo, e lo fanno con grande impegno e convinzione!
Nessuno recita. Nessuno finge. Anzi. Proprio nei riti simbolici ho visto le esplosioni più sincere e profonde di emozioni da parte di sposi, testimoni, famiglie e a volte anche degli stessi celebranti.
6. QUANTI TESTIMONI POSSIAMO SCEGLIERE?
Questa è un’altra domanda che mi sento porre spesso. Ma forse c’è un po’ di confusione visto che cambia il numero a seconda del rito.
La risposta è molto semplice:
- nel rito civile uno per lo sposo e uno per la sposa,
- nel rito cattolico due più due,
- nel rito simbolico quanti ne volete!
Se vi fa piacere avere accanto un numero superiore di persone, potete chiedere il permesso di far accomodare più testimoni. A meno che non ne vogliate un numero esagerato, anche i sacerdoti lo consentono senza problemi.
Devi sapere però che quelli in più rispetto al numero richiesto non avranno potere di firma. E ciò significa che staranno seduti accanto a te, ma non potranno firmare i documenti al termine della cerimonia.
7. MATRIMONIO CATTOLICO FUORI DIOCESI
Altra falsa convinzione che spessissimo mi trovo purtroppo a dover smentire, è che sia possibile sposarsi in chiesa, ma in una diocesi diversa dalla propria.
Ma devi sapere che, per indicazioni date da Papa Giovanni Paolo II, i vescovi e i sacerdoti devono cercare di favorire i matrimoni all’interno della comunità di appartenenza. Questo per fare in modo che gli sposi vivano la loro realtà parrocchiale e territoriale e celebrino lì il sacramento del matrimonio.
Di fatto questo cosa comporta? Che i sacerdoti non vedano di buon occhio spostamenti al di fuori della diocesi e negano il consenso.
Per una mia coppia italiana che vive all’estero, mi è capitato di dover fare una domanda ufficiale alla Curia. Ho spiegato i motivi profondi che legavano gli sposi al territorio che avevano scelto come cornice delle loro nozze. E alla fine è andata bene, il permesso ci è stato accordato. Ma non è una cosa che si può dare per scontata!
Perciò, se hai intenzione di spostarti dalla tua città di residenza, informati bene sull’elasticità e la disponibilità in tal senso del vescovo. Perché è proprio da lui che dipende tale approvazione.
8. PER SPOSARSI IN CHIESA SONO OBBLIGATORI BATTESIMO E CRESIMA
In realtà non è proprio così. Il Battesimo è obbligatorio e non si discute. Ma per quanto riguarda la Cresima le cose sono un po’ diverse.
Se il 99% dei sacerdoti afferma che la Cresima sia necessaria per sposarsi, il diritto canonico sancisce che
I cattolici non cresimati debbano provvedere se è possibile senza grave incomodo
Di fatto vuol dire che si dovrebbe essere cresimati. Ma se fare il percorso di preparazione alla cresima diventa un problema ostacolando le nozze, allora ci si può sposare anche senza. Qui il link alla normativa.
E loo affermo con certezza perché mi è già capitato: una mia coppia si è sposata in chiesa con rito assolutamente valido senza che lo sposo fosse cresimato.
9. È VERO CHE, SE UNO SOLO DEI DUE È CATTOLICO, NON CI POSSIAMO SPOSARE IN CHIESA?
Ebbene no! Esiste il rito misto che si può scegliere non solo se uno dei due è cattolico e l’altro è di un’altra religione, ma anche se l’altro è ateo.
Il rito misto comporta qualche modifica al rito classico, ma è comunque molto bello. Per cui, se quello fra voi che è cattolico ci tiene tanto a sposarsi in chiesa, non rinunciate!
Ho organizzato diversi matrimoni misti ed il risultato è sempre stato stupendo. E la celebrazione è stata arricchita dalle tradizioni di entrambe le religioni; così facendo, sia gli sposi che le loro famiglie sono stati totalmente appagati.
10. IN CHIESA VOGLIO ENTRARE CON “I WILL ALWAYS LOVE YOU”…
O, più in generale, “in chiesa ci piacerebbero le nostre canzoni d’amore come accompagnamento”. Anche in questo caso spesso mancano delle nozioni e si dà per scontato di poter fare cose che invece non sono permesse.
Devi sapere infatti che non tutte le canzoni si possono suonare in una chiesa consacrata, specialmente durante la celebrazione di una funzione. Alcuni sacerdoti sono più elastici e chiudono un occhio sui brani suonati prima e dopo. Quindi all’ingresso della sposa, prima che inizi la messa, e dopo la benedizione finale. Quasi tutti sono invece abbastanza attenti nel far osservare le regole durante la celebrazione.
Il dubbio a volte riguarda anche brani che nell’immaginario collettivo sono “canti di chiesa” come l’Ave Maria di Schubert o l’hallelujah di Cohen.
Forse ti stupirà sapere che nessuna di queste due canzoni è nata per la chiesa e non sarebbe musica liturgica.
L’Ave Maria fu scritta infatti per una donna e non per la Madonna. E il testo dell’hallelujah è tutt’altro che religioso.
Anche qui torniamo al discorso che ho già fatto: la differenza la fanno i sacerdoti.
Potresti incontrarne uno più disponibile che ve le farà suonare oppure uno più conservatore che non te lo permetterà. Solito consiglio! Chiedi bene al tuo sacerdote!
E non vale solo per lo svolgimento del rito! Il sacerdote normalmente ha un proprio parere su tutto ciò che avviene in chiesa, incluso l’ingresso degli sposi. Ti spiego tutto in dettaglio nel video dedicato al Corteo Nuziale.
Un consiglio generale
Non dare nulla per scontato. Non ascoltare le voci di persone che hanno vissuto solo la loro esperienza nell’organizzazione delle nozze.
Fatti venire dubbi e chiedi risposte a professionisti del settore!
Non è il dubbio, è la certezza che rende folli.
(Friedrich Nietzsche)
claudia
Ciao Roberta,
io ho capito che i parenti di con 1° e 2° grado di parentela non possano celebrare il rito civile…
Roberta Patanè
Ciao Claudia, non c’è molta chiarezza su questo punto, io ho personalmente assistito ad un matrimonio civile celebrato dalla sorella della sposa… conviene chiedere sempre all’Ufficio di Stato Civile competente nel territorio…
Grazia
Ciao Roberta, noi abbiamo 4 testimoni e ci sposiamo in chiesa, firmano tutti e 4 in chiesa e 2 al comune per la promessa?
Roberta Patanè
Si, in chiesa firmano 2 per la sposa e 2 per lo sposo. In Comune uno e uno.