Qual è il criterio più giusto per scegliere il fotografo e il videomaker ai quali affidare i ricordi di uno dei giorni più importanti della tua vita? In questo video ti spiego quello più giusto secondo la mia esperienza e analizzo la differenza fra lo stile di posa e lo stile di reportage.
Due dei fornitori più importanti
Ho sempre pensato che fotografo e videomaker siano due fornitori più importanti nell’organizzazione di un matrimonio, perché avranno il difficilissimo compito e la grande responsabilità di raccontare la vostra giornata, dando forma agli unici ricordi che dureranno per sempre, al di là di quelli che rimarranno nel vostro cuore.
Negli anni ho constatato che i criteri con i quali si scelgono queste due figure sono sostanzialmente 3:
- Il più economico, perché tanto l’importante è avere le foto o il video
- Il più famoso, perché se è così conosciuto significa sicuramente che è bravissimo e io per il mio matrimonio voglio il meglio
- Quello che è riuscito a farmi davvero emozionare.
Inutile dire che a mio avviso il terzo è l’unico criterio veramente valido, perché è a questo che devono servire le fotografie e i video, a farvi rivivere le emozioni di quel giorno ogni volta che li riguarderete, anche fra 20 anni!
Come riconoscere un professionista?
C’è da dire, che nell’era del digitale, chiunque acquisti una buona macchina fotografica pensa di essere un grande fotografo. Così non è. Soprattutto non è facile essere bravi fotografi di matrimonio, perché nel matrimonio più che in ogni altro evento bisogna essere perfetti nella tempistica, e perciò si deve conoscere bene, e sensibili nel cogliere le emozioni che quel giorno regneranno sovrane.
Come puoi essere certa che stai guardando le foto di un professionista e non di un dilettante, magari dotato? E come fare a capire se le sue fotografie o i suoi video sono adatti a ciò che ti aspetti e desideri?
Innanzitutto durante il vostro incontro cerca di capire da come parla se c’è davvero esperienza, se racconta aneddoti capitati ad altri matrimoni. Fai domande e vedi se risponde in maniera esaustiva ispirandoti fiducia. Ma sicuramente ciò che potrà chiarirti ogni dubbio sono i suoi lavori.
Chiedi di vedere diversi album o diversi video che raccontino matrimoni interi, dall’inizio alla fine. E cerca di cogliere in queste immagini se ci sono elementi ricorrenti, cerca di riconoscere il suo stile. Fa molti primi piani? Non ne fa quasi per niente? Immortala solo gli sposi o anche gli amici? Coglie i dettagli degli allestimenti? Come sono i colori, romantici, accesi, c’è tanto bianco e nero? Le emozioni delle persone si percepiscono?
Reportage o posa?
C’è una distinzione fondamentale fra gli stili che possono avere i fotografi e, in un certo senso, anche i videomaker. Ed è quella fra posa e reportage. Come sempre capita, ognuno ha i suoi pro e i suoi contro. Capire la differenza fra questi due stili può senz’altro esserti d’aiuto nell’individuare quello più adatto a te perché è una distinzione che si riflette non solo sul risultato finale, ma anche sullo svolgimento della giornata.
Fotografi e videomaker di reportage
Lo stile reportage è uno stile giornalistico, infatti spesso loro stessi si definiscono photojournalist. Cosa significa? Che raccontano la giornata così come accade, senza interferire in alcun modo e senza intervenire, per non turbare il naturale svolgimento delle cose.
I fotografi di reportage tendono ad essere quasi invisibili e in questo modo riescono a catturare le emozioni nel modo più puro e spontaneo possibile. Gli sposi più timidi preferiscono nettamente questo stile perché non si sentono sotto i riflettori, pur essendolo tutto il tempo.
Photo by Marco Onofri
Il lato negativo, o meglio rischioso, della scelta di questo stile è che le immagini racconteranno la vostra storia concentrandosi il più possibile intorno a voi. Perciò se avete qualche amico o parente molto timido, che difficilmente si avvicinerà per vivere la festa al vostro fianco, potrebbe non essere fotografato o ripreso per niente. Anche i dettagli degli allestimenti passano un po’ in secondo piano, perché l’idea è quella di rincorrere le emozioni tutto il tempo, perciò se avete studiato ogni piccolo particolare e desidera poi rivederlo nel vostro album o video di nozze, sarà bene che lo diciate prima al vostro fotografo e al videomaker. Importantissima quindi una lista dettagliata di persone e cose che non volete perdere per nulla al mondo.
Fotografi di posa
Completamente diverso è l’approccio dei fotografi di posa. Negli ultimi anni si è diffuso anche in Italia un approccio alla posa molto romantico ma anche pulito, di ispirazione decisamente English, che nulla ha a che vedere con la posa di una volta che era perfino stucchevole.
Questo stile fotografico è molto amato dai blogger di tutto il mondo, perché sceglie di raccontare il matrimonio attraverso una sequenza di dettagli. Tutti studiati ad arte, come fossero dei dipinti.
Ci rimette ovviamente la spontaneità delle emozioni rispetto al reportage, ma vengono valorizzati tantissimo i particolari degli allestimenti, dell’abbigliamento dei due sposi e di eventuali damigelle e testimoni, della wedding suite.
Un classico esempio sono le immagini dei bouquet tanto amate dalle spose, dove si vedono le braccia e il bouquet in primo piano che nasconde le mani della sposa, con l’abito che fa da sfondo.
Ne trovi diversi esempi come questo nella mia bacheca Pinterest dedicata interamente ai bouquet.
Photo by Stephanie Brazzle on Style me Pretty
Naturalmente alcuni momenti verranno comunque scattati in reportage, primo fra tutti lo svolgimento della cerimonia che non si può di certo immortalare in posa.
In generale i fotografi di posa sono più presenti durante lo svolgimento della giornata, proprio perché devono in un certo senso dirigere la composizione delle loro immagini. E anche la sessione di fotografia dei due sposi da soli dopo la cerimonia normalmente dura di più rispetto a quella di reportage.
Video di posa
Quelli che io erroneamente chiamo video di posa, mi perdonino i videomaker ma lo faccio per fare meno confusione possibile, ovviamente non saranno di posa nel senso che le persone stanno ferme, ma da un certo punto di vista richiamano il medesimo stile. Anche i videomaker possono infatti raccontare la storia della giornata attraverso quadri in movimento. Solitamente questi video sono meno movimentati rispetto a quelli di reportage e riprendono uno stile più cinematografico fatto di inquadrature ben precise e studiate.
Reportage e posa insieme
Ad onor del vero devo precisare che pochissimi fotografi davvero eccellenti sono in grado di realizzare entrambi gli stili, nonostante siano così differenti fra loro. In linea generale i professionisti preferiscono sposare uno o l’altro stile perché lo sentono proprio, ma qualche rara eccezione esiste.
FOTOGRAFI E VIDEOMAKER INVADENTI
In chiusura di questo post voglio metterti in guardia da una categoria di fotografi e videomaker che non amo affatto. Sono quelli che definisco in maniera un po’ semplicistica invadenti.
Sono invadenti i modi diversi e te li voglio elencare in modo che tu possa riconoscerli già da una prima chiacchierata e, come si dice, se li conosci… li eviti!
- I direttori dei lavori: alcuni pensano di essere al matrimonio non per fare le fotografie ma per spiegare a tutti come si deve svolgere la giornata, dettano modi e tempi e decidono tutto loro. Ma si dà il caso che la festa non sia la loro!
- I rapitori degli sposi: sono quelli che pensano che gli sposi siano lì per stare con loro e non con i propri invitati, per cui li portano via in continuazione e soprattutto fanno durare anche due ore la sessione di posa che segue la cerimonia. La notizia è che, se un fotografo è bravo, 2 ore di tempo non gli servono affatto per fare degli scatti eccellenti
- Gli animatori: sono quelli che dirigono parenti e amici in teatrini e scenette spiritose “fate tutti così, fate tutti colà, …” togliendo spontaneità alle persone e ai momenti. Se volete un animatore, assumete un animatore di professione, che sicuramente sarà anche più bravo.
- I peggiori. Quelli che non portano rispetto per le emozioni. Che intervengono continuamente, anche in momenti nei quali dovrebbero essere totalmente invisibili per non rovinarne l’intimità profonda, come per esempio il primo incontro degli sposi.
Fai attenzione e cerca di riconoscere anche queste caratteristiche dal colloquio che avrai con loro!
Parlando di fornitori presenti al matrimonio, nel video che trovi a questo link rispondo alla fatidica domanda: “Devono mangiare anche loro?”
Spero che i miei consigli ti siano utili per orientarti in questa difficile scelta. Se hai bisogno di chiarimenti o approfondimenti lascia un commento qui sotto, ti risponderò volentieri.
Al prossimo consiglio,
Roberta
Valentino
Complimenti articolo ben fatto e di piacevole lettura!!
Roberta Patanè
Grazie infinte Valentino! Non immagini quanto piacere mi faccia ricevere l’approvazione dei professionisti coinvolti negli argomenti che tratto. Ti abbraccio!