Il bon ton ci insegna che la cura dell’ospite è un ingrediente fondamentale di un ricevimento ben riuscito, ma è più giusto organizzare il matrimonio pensando ai gusti degli sposi o dare la precedenza alle esigenze degli invitati?
IL BON TON DEL MATRIMONIO
Anticamente il ricevimento di matrimonio prevedeva un rinfresco organizzato nella propria casa. Non vi era l’abitudine di affittare una location per fare la festa.
GLI SPOSI COME PADRONI DI CASA
Perché ti dico questo? Perché sostanzialmente il concetto è lo stesso anche oggi.
Tu inviti delle persone per festeggiare con te, è come se le ospitassi a casa tua. E quindi devi trattarli con la cura che si riserva agli ospiti secondo il galateo: sono invitati ad un matrimonio, non ad una tortura.
Non mi fraintendere, bon ton del matrimonio non significa mettere gli invitati al primo posto e annullare i vostri desideri.
In generale penso anche io che la maggior parte delle scelte debbano rispecchiare voi due e solo voi due, senza farvi influenzare dalle persone che avete intorno.
Il matrimonio deve rispecchiare i vostri gusti e i vostri desideri, non quelli dei vostri genitori, amici e parenti.
Però che festa sarà se i tuoi ospiti si troveranno male, si stancheranno troppo, non si divertiranno e non vedranno l’ora di scappare?
L’IMPORTANZA DEGLI OSPITI
La verità è che se gli ospiti staranno male per qualunque motivo la festa sarà un flop. Se staranno bene sarà un successo.
Bisogna prendersi cura dei propri invitati e il bon ton del matrimonio ci indica che ci sono delle scelte da fare con l’obiettivo di farli stare bene e far sì che siano felici di avere partecipato alla vostra festa.
5 cose da considerare per farli stare bene
In realtà il bon ton del matrimonio ci indicherebbe molte più attenzioni da dedicare ai tuo invitati, ma ce ne sono 5 dalle quali non si può prescindere. O meglio, io le ritengo fondamentali:
1. Il cibo
In particolare mi riferisco alla quantità, volendo dare per scontato che abbiate scelto una cucina di qualità.
Condizione abbastanza basilare per il successo di una festa è che non manchi il cibo: non c’è cosa peggiore che mandar via le persone con la fame. Se quindi stai pensando ad un ricevimento di nouvelle cuisine con porzioni ridottissime, rifletti bene sui tuoi invitati e accertati che possano gradirlo, perché non è per tutti!
È vero però anche il contrario: buffet strabordanti di montagne di cibo o porzioni da trattoria non sono certamente i tratti distintivi di un ricevimento di classe ed elegante. Fanno più effetto sagra che ricevimento, insomma, il bon ton del matrimonio non li prevede.
Senza considerare che inevitabilmente ne deriverebbe un grandissimo spreco che al giorno d’oggi non gradisce più nessuno.
Una sana via di mezzo, come amo dire io, è sempre la soluzione migliore!
2. Le distanze
Perché sfinire i vostri ospiti con ore di trasferimenti? Io ritengo che siano una vera e propria mancanza di rispetto nei loro confronti.
Vogliamo fare un esempio?
Vi volete sposare nella chiesetta stupenda dell’entroterra che sicuramente piacerà a tutti e che voi adorate, ma richiede un’oretta di strada anche un po’ impervia per essere raggiunta. Però per il ricevimento, non avete dubbi, lo volete in una location vista mare. Un’altra ora e mezza di macchina dopo la cerimonia e di curve a stomaco vuoto per raggiungere la location.
Ti assicuro che arriveranno al ricevimento già sfiniti e non vedranno l’ora che arrivi il taglio della torta per scappare… non è un gran che come prospettiva, non credi?
In una situazione come questa, se volete bene ai vostri ospiti, a mio avviso dovrete scegliere e sacrificare qualcosa: o rinunciate alla chiesetta o rinunciate alla vista mare.
Secondo il bon ton del matrimonio l’ideale sarebbe addirittura trovare due posti raggiungibili a piedi, di modo che gli invitati si debbano spostare in auto solo per arrivare e per andare via a fine festa, senza rimettersi in macchina durante la giornata!
Qualora questo non fosse possibile, bisogna prendere uno spostamento di 20 minuti, mezz’ora al massimo.
Pensate che ci sono anche famiglie con bambini, persone anziane… non si può sfinire le persone ancora prima di avere iniziato a festeggiare! Se poi qualcuno soffre di mal d’auto come me, addio! L’avrete distrutto!!!
3. Gli orari
Le distanze poi influiscono anche sugli orari, altro punto importantissimo per far passare una giornata piacevole ai vostri ospiti.
Andiamo avanti con l’esempio di prima?
Poniamo che la S. Messa in campagna sia fissata per le 11.30. Considerate già che le persone dovranno partire da casa alle 10.30 per arrivare in tempo, il che significa che dovranno iniziare a prepararsi prestissimo, specialmente se hanno dei bimbi.
Poi ci sarà la celebrazione, che presumiamo inizi puntuale; lancio del riso, saluti, baci, abbracci e auguri. Si riparte intorno alle 13.00. Altra ora e mezza di trasferimento. Arrivo alla location alle 14.30.
Immaginate i vostri ospiti che a quest’ora staranno morendo di fame, sete e stanchezza… bisogno di andare in bagno subito!!!
L’aperitivo inizia alle ore 14.30 e se si sta bene si presume che possa durare anche un’oretta e mezza. A che ora li vogliamo far sedere a tavola questi poveri invitati, alle 4 del pomeriggio? Non mi pare un matrimonio molto bon ton…
Ma anche senza trasferimenti lunghi, fate comunque attenzione quando stabilite gli orari.
le foto dopo la celebrazione
Vogliamo parlare degli sposi che dopo la celebrazione spariscono per 2 ore, 2 ore e mezza perché vogliono le foto sul promontorio o nel borgo e ci vogliono 3/4 d’ora di strada per arrivarci?
Ma hai invitato 50-100-150 persone al tuo matrimonio che stanno lì ad aspettare te, che sono venute per festeggiare te. Semplicemente, non è educato.
Come dicevo in apertura, il bon ton del matrimonio segue le stesse regole e principi di quello di un ricevimento in casa. È come se invitassi degli invitati a cena a casa tua e non ti facessi trovare!
Voglio dare per scontato che non li lascerete a secco, nel senso che in vostra assenza possano bere e mangiare.
No, perché c’è ancora chi sceglie di lascarli abbandonati senza cibo in attesa degli sposi per far partire l’aperitivo!!! Non è assolutamente accettabile!!!
stabilire un orario della messa sensato
Altro esempio che capita molto spesso: mi voglio sposare nella mia parrocchia di pomeriggio, ma siccome c’è la messa parrocchiale alle 17.30 e non voglio assolutamente che ci siano estranei al matrimonio, ci sposiamo alle 15.30.
E poi ai tuoi invitati cosa gli fai fare fino all’ora dell’aperitivo?
Se poi ti sposi a luglio, subentra anche il discorso caldo infernale. E arriviamo al prossimo punto:
4. Le temperature
Ecco un altro punto fondamentale per far stare bene gli invitati. Perché, diciamocelo, sarebbe meglio non farli morire né di caldo, né di freddo…
Un matrimonio a luglio prima delle 17.00 è cattiveria!
Se poi è addirittura a pranzo vuol dire che farete prendere ai vostri ospiti tutte le ore più bollenti della giornata.
Di conseguenza, sembra superfluo ma non lo è: cos’è fondamentale? Che la bellissima location che avete scelto disponga di un impianto di aria condizionata!!!
Stessa cosa per quanto riguarda il freddo. Se anche avevi sognato il ricevimento all’aperto da una vita, ma disgraziatamente quel giorno si abbassano le temperature, a mio avviso devi sacrificare il tuo desiderio per evitare tante congestioni ai tuoi invitati e fargli trascorrere una serata piacevole! È una questione di rispetto…
Con il freddo e con il troppo caldo si sta male… se i tuoi invitati soffriranno questo disagio ricorderanno solo quello!
5. Gli spazi
Ed eccoci all’ultimo punto, che mi sta tanto a cuore!
Quando parlo di spazi li intendo in 2 sensi:
numero di tavoli in una sala
“Vogliamo stare tutti insieme perché non ci piace l’idea di dividere gli invitati in più sale”, cosa alla quale si dovrebbe pensare prima di confermare la location, ma questo è un altro discorso.
Capisco bene che piaccia di più stare tutti in un solo ambiente, ma il bon ton del matrimonio impone che gli invitati stiano comodi.
Se per stare tutti in una sala significa che non si ha neanche lo spazio per spostarsi con la sedia per alzarsi o lo spazio per passare, che i camerieri fanno fatica a servire e rischiano di sbattere contro gli invitati… allora è decisamente meglio sistemarli in sale separate.
Invitati suddivisi in più sale
Fra l’altro, se la suddivisione degli invitati viene fatta in maniera furba, si possono mettere quelli più giovani e rumorosi in una sala, magari insieme a musicisti o DJ, e quelli più maturi nell’altra. Forse staranno tutti meglio!
E non devono essere necessariamente invitati di serie A e di serie B, perché voi sposi potete farvi apparecchiare un tavolo in entrambe le sale e mangiare un po’ di qua e un po’ di là.
L’importanza del colpo d’occhio
Al di là della comodità, che a mio avviso è fondamentale, il bon ton di un matrimonio richiede anche una certa eleganza nella forma. Che ne pensi dell’effetto soffocante che fa entrare in una sala piena di tavoli appiccicati senza nessun respiro?
L’eleganza di una sala apparecchiata è data anche dall’ariosità degli ambienti, fidati! Il colpo d’occhio cambia completamente la percezione dell’eleganza.
Quanti posti a tavola?
Ma per spazi intendo anche quante persone sistemare ad un tavolo. Qui subentrano regole molto precise di bon ton e galateo, non solo del matrimonio ma del ricevere in generale, stabilite per far stare bene i vostri ospiti. Valgono per ogni ricevimento, a maggior ragione per un matrimonio!
Strizzare 10 persone in un tavolo che nasce da 8 “perché non riesco proprio a separare questo gruppo” significa farli stare scomodi. Ho visto sposi chiedere addirittura di infilarne 11 in quel tavolo, e quindi non permettergli neanche di avvicinarsi bene con la sedia.
Farli stare scomodi non è una cosa molto bella dal punto di vista della “cura dell’ospite”, non credi?
Qualche misura dello spazio a disposizione
Secondo il bon ton e il Galateo, il tavolo tondo da 160 nasce per 8 persone, significa che ad ogni persona spettano circa 63 cm di tavolo. Se ce ne mettete 10 rimangono solo 50 cm!
Innanzitutto dimentica il sottopiatto che in tal caso non ci starà mai. Ma io parlo soprattutto di spazio vitale per le spalle, la larghezza della sedia e il muoversi comodamente.
Gli spazi al buffet
E veniamo ora agli spazi del buffet. Anch’essi importantissimi se vuoi evitare di vedere i tuoi invitati accalcati in fila come in mensa! Stancante per loro e sicuramente brutto da vedere!
Come dicevo prima, il bon ton del matrimonio passa anche attraverso l’eleganza.
L’ideale sarebbe allestire 1 metro di buffet ogni 10 invitati, per avere sufficiente spazio e consentire a tutti di servirsi comodamente.
Se gli invitati sono al di sopra delle 40 persone, e solitamente il matrimonio rientra in questa casistica, il bon ton suggerisce di spezzare il buffet in più isole anziché fare un unico grande tavolo.
Le sedute per il buffet
Spesso gli sposi hanno paura che le sedute per il buffet siano poche e le vorrebbero pari al numero di invitati.
Io invece ti suggerisco di ricordare sempre le sedute per le persone più anziane e per una parte degli ospiti, ma mai per tutti, se il buffet funge solo da aperitivo e antipasto.
Questo perché, in quanto buffet, è normale che si svolga per la maggior parte in piedi e quando gli invitati sentiranno l’esigenza di sedersi tutti, sarà un chiaro segnale che è arrivato il momento di accomodarsi a tavola.
Diciamo che come numero può bastare un terzo del numero di invitati, a meno che gli anziani siano tanti.
RICAPITOLANDO
In sostanza il concetto è che, se vuoi rispettare le regole del bon ton al matrimonio e, soprattutto, se vuoi degli ospiti felici, devi giustamente immaginare il tuo matrimonio come lo vorresti in ogni aspetto, ma poi devi anche pensare a loro.
A volte questo ti porterà a rinunciare a qualcosa che ti piacerebbe tanto per farli felici, ma ne varrà la pena.
Ricordati che se va tutto bene gli invitati di un matrimonio ricordano i dettagli ai quali avrai tanto lavorato: allestimenti, torta, segnaposto, confettata… ma se qualcosa va storto ricorderanno solo questo: “abbiamo fatto una strada luuuunga, non si arrivava più! Per carità! Siamo morti di fame! Siamo morti di caldo! Stavamo tutti strizzati come le sardine…”
Quindi non sottovalutare questi 5 aspetti in fase di progettazione e poi dedicati pure anima e cuore ai dettagli!
Se non sai da dove iniziare, puoi cominciare da questo video dove ti racconto Come scegliere lo stile del tuo matrimonio
A presto!
Roberta
Valentina
Ciao se volessi fare un apericena con antipasti e primo a buffet per 60 persone? Dovrei garantire le sedute immagino, posso prevedere un tavolo imperiale con posti a sedere per tutti a partire dall’aperitivo? Grazie mille, consigli molto utili!
Roberta Patanè
Puoi scegliere di fare tutto a buffet con sedute miste – salottini, puff, cuscini e sedie – e non prevederli per tutti rendendo l’evento dinamico, oppure se decidi di prevedere sedute per tutti va bene anche un tavolo unico allestito bene, mi raccomando, fin dall’inizio.
Elisa
Bellissimo articolo è stato veramente di ispirazione!
Roberta Patanè
Grazie Elisa, mi fa molto piacere!